Un sabato di svago con la famiglia. Ci inerpichiamo su per la valle Corsaglia, in provincia di Cuneo, per visitare le grotte di Bossea. Arrivati nel piazzale antistante l'ingresso delle grotte l'attenzione mi cade su un grosso cartello giallo che recita: "Fontane: 2 Km: Chiesa Parrocchiale, dipinti di Caffaro Rore, amene passeggiate". Ovviamente, terminata la visita delle grotte, ho proseguito sino a Fontane. La chiesa parrocchiale domina la piazzetta del paese ed è quasi sproporzionata rispetto alle ridotte dimensioni dell'abitato. Una volta all'interno cerco di scorgere la mano pittorica di Caffaro Rore tra i diversi quadri che abbelliscono le tre navate, mi devo spingere sino al presbiterio.
Ai lati dell'altare spiccano i due quadri: a sinistra l'Annunciazione e a destra la cena di Emmaus. Lo stile è inconfondibile: la plasticità delle figure, i colori degli ambienti, la luce dei volti sono elementi che permettodo di identificare l'autore anche senza leggerne la firma. Vi sono poi altri elementi caratteristici dell'opera di Caffaro Rore. Sulla testa dell'Arcangelo Gabriele brilla la fiamma dello Spirito che richiama quelle che discendono sugli apostoli e su Maria nel dipinto di "Maria madre della Chiesa". La Madonna che si ritrae spaventata ha la stessa figura e lo stesso portamento di quella della grande pala d'altare di Sassi. Il discepolo che, alzandosi, rovescia lo sgabello richiama quello raffigurato nel dipinto del Monte dei Cappuccini. Il Cristo che spezza il pane esprime la stessa dolcezza che si ritrova in tanti altri dipinti dell'Ultima Cena creando un legame anche visivo tra i due episodi.
I due quadri sono stati dipinti nel 1955 e sono stati commissionati dal Comm. Vinaj. Leggendo la lapide dei caduti, presente nella piazza, intuisco che il cognome (Vinai o Vinaj) è tipico della zona. E' veramente emozionante scoprire che in questa valle, così distante dai circuiti di "potere", c'é stata una sensibilità artistica che ha voluto arricchire la chiesa locale con due grandi opere di un autore all'epoca già affermato (sono gli anni di Malta).
Mi sembra di scorgere in tutto questo la vera natura dell'opera di Caffaro Rore: non la grandiosità delle grandi cattedrali ma il nascondimento delle piccole chiese dove l'opera perde il suo valore "commerciale" per diventare solamente rappresentazione visiva della Parola e guidare le anime verso Dio.
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Benvenuto, questo blog è un omaggio ad un grande uomo ed un mirabile pittore. I contenuti qui raccolti e i preziosi contributi che vorrai dare, non vogliono essere una sterile celebrazione di un talento, ma uno strumento per far avvicinare quante più persone possibili al Mistero attraverso le sue innumerevoli opere. Con queste finalità penso di non tradire il suo spirito che anteponeva sempre le sue opere, e i messaggi in esse contenuti, alla sua schiva personalità; rifuggiva le celebrazioni e i palcoscenici mondani per dedicarsi anima e corpo a fissare con i pennelli l'attimo mistico di incontro tra la Terra e il Cielo, tra il visibile e l'invisibile.
Fu pittore di solida base accademica, che traspare dalla cura quasi maniacale del dettaglio e dall'uso sapiente della luce; ma che seppe anche tratteggiare opere ove sono presenti echi impressionisti.
La sua crescita artistica è magistralmente condensata nelle sue opere che vanno sotto il titolo di "i miei sogni" ove, in una prima stesura, compaiono diverse figure che si sovrappongono attorno al pittore e alla sua tela (cavalieri, angeli, figure umane e divine). In una seconda stesura di un quadro, dal medesimo titolo, la folla è scomparsa per lasciare spazio alla sola figura di Maria che porta in braccio Gesù Bambino attorniata da tre angeli appena abbozzati. Il pittore, in atteggiamento deferente e proteso nello stesso tempo, ha davanti a sè la missione della sua arte: rendere visibile l'invisibile e avvicinare le anime al mistero di Dio.
Fu pittore di solida base accademica, che traspare dalla cura quasi maniacale del dettaglio e dall'uso sapiente della luce; ma che seppe anche tratteggiare opere ove sono presenti echi impressionisti.
La sua crescita artistica è magistralmente condensata nelle sue opere che vanno sotto il titolo di "i miei sogni" ove, in una prima stesura, compaiono diverse figure che si sovrappongono attorno al pittore e alla sua tela (cavalieri, angeli, figure umane e divine). In una seconda stesura di un quadro, dal medesimo titolo, la folla è scomparsa per lasciare spazio alla sola figura di Maria che porta in braccio Gesù Bambino attorniata da tre angeli appena abbozzati. Il pittore, in atteggiamento deferente e proteso nello stesso tempo, ha davanti a sè la missione della sua arte: rendere visibile l'invisibile e avvicinare le anime al mistero di Dio.
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